Ci sono volute e onde, foglie e fiori, ma anche parti di conchiglie e rami di corallo. Non c’è limite ai motivi decorativi che si ripetono e si intersecano nelle porcellane dell’artista giapponese Katsuyo Aoki.
Opere di fronte alle quali parlare di Barocco è riduttivo. Perché le sculture di Katsuyo Aoki sono fatte solo ed esclusivamente di ornamenti uniti tra loro senza soluzione di continuità. Intricatissimi. E che, per giunta, via via si fanno sempre più minuti.
“Attualmente, uso la ceramica (…) - scrive sul suo sito Katsuyo Aoki -incorporando vari stili decorativi, patterns e forme simboliche come principale asse nella creazione del mio lavoro”.
In alcune serie, i motivi si compongono a formare, corone, cornici e lampadari. Oggetti che per tradizione non si fanno con la ceramica ma che nelle opere dell’artista giapponese dimostrano grazia e naturalezza (come se la porcellana potesse essere lavorata allo stesso modo di metallo o legno). Tuttavia il materiale scelto da Aoki ha una lunga tradizione legata alla piacevolezza visiva e ai motivi ornamentali.
“Ogni stile decorativo e forma, cui alludo e che incorporo nel mio lavoro, contiene una storia basata su background storico e idee, miti e allegorie- continua - La loro esistenza al giorno d’oggi ci fa provare varie cose; adorazione, una sorta di emozione romantica, un senso di sterilità, languore (…) e volgarità”.
A volte l’artista usa anche il colore ma più spesso no. Di solito si serve di decori classici ma cerca di mixarli con elementi più inusuali per l’estetica ornamentale. Tra i motivi che ha incorporato c’è quello del teschio che potrebbe sembrare dissonante ma non lo è. Perché, come la stessa artista ha spiegato in alcune interviste, la moda lo ha già usato in questo senso da molto prima.