Nella serie di sculture in ceramica “Translated vase”, l’eclettica artista coreana Yeesookyung, gioca sui concetti di recupero e restauro, per creare delle eleganti opere d’arte contemporanea che strizzano l’occhio alla tradizione.
Yeesookyung, infatti, già nel 2001 si è accorta che i maestri ceramisti coreani hanno l’abitudine di distruggere i pezzi con piccole imperfezioni per mantenere alto lo standard di qualità ed i prezzi. Si tratta di vasi, tazze, teiere e piatti (tutti fatti a mano), che riproducono antico vasellame orientale.
Yeesookyung ha cominciato a raccogliere i frammenti. Per poi riassemblarli, con grazia e maestria, come si trattasse di grandi puzzle 3D. Alla fine, l’artista rifinisce i punti di congiunzione con delle sottili applicazioni di foglia d’oro a 24 carati. Simulando la secolare tecnica giapponese del kintsugi.
Le sculture che nascono da questo processo sono astratte e sinuose. Ma soprattutto sono un bombardamento di forme tondeggianti, colori e decorazioni pittoriche, con qualcosa di fatato e infantile che fa venir voglia di manipolarle.
Insomma, gli originali ci sono, si vedono, ma sono diventati qualcosa di diverso, dei “Translated vase” per l’appunto.