Tra i motivi ricorrenti delle ceramiche di johnson-tsang, quello in cui la materia diventa fluida e schizza qua e là, è uno dei più straordinari. Ci si chiede se sia un effetto ottenuto, a posteriori, con Photoshop. Ma no. Allora si pensa alla stampa 3d. Macchè.
La verità è che le sculture in ceramica di Johnson-Tsang, anche quando sembrano schizzi di latte, sono fatte completamente a mano. Da Johnson-Tsang, e da nessun altro, ovviamente.
L’artista Johnson-Tsang, vive ad Hong Kong, ed è famoso fin dai primi anni ’90. Da allora il suo lavoro, che si basa si sull’intuizione e la creatività ma anche su una capacità realizzativa senza pari, è cresciuto esponenzialmente. Se ci si dilettasse a seguire tutte le sue opere (che Johnson-Tsang pubblica puntualmente sul suo blog e sulla sua pagina Facebook), non si conterebbero quelle che lasciano stupiti per l’espressività ironica e delicata delle figure, per la delicatezza dei colori, la fluidità delle forme. In parole povere: perché sembrano vive.
Le sculture di questo bravissimo artista sono sempre surreali ed ironiche. Fatte rigorosamente in ceramica, non lasciano mai la mano degli oggetti di uso comune. A volte si tratta di una tazza, altre di un piatto, ma spesso citano e reinventano cose che compaiono in altre stanze della nostra casa. Come bambole di porcellana, statuette di cupido o maschere.
La forza delle opere di Johnson-Tsang stà nel fatto che tutti le trovano belle e le guardano volentieri. Sembrano leggere. Anche se sono un compendio di colte citazioni e affrontano con noncuranza temi ostici come violenza e prevaricazione.
Johnson-Tsang espone più spesso in oriente ma è possibile tenersi aggiornati sulle sue, talvolta complesse, composizioni sculturee, attraverso il suo blog e la sua pagina Facebook ma anche seguendo il suo account Instagram