Magiche, ironiche, scenografiche e completamente fatte a mano, le installazioni, della giovane artista sud-coreana JeeYoung Lee, sono un vero piacere per gli occhi, la mente e lo spirito. E pensare che la Lee, riesca a crearle, installarle e fotografarle interamente nel suo studio, lascia perplessi. Soprattutto, sapendo che il suo studio è composto di una sola piccola stanzetta.
Quattro metri per quattro per un set. Che, in caso di necessità, l’artista riesce, spingendo una delle pareti mobili che usa durante le installazioni, ad allungare da un lato. Fino a fargli raggiungere la bella dimensione di quattro per otto metri quadri. Più o meno come un posto auto, insomma. “Ciò significa- dice in un’intervista che può essere letta per intero su Designboom- che devo rinunciare a certi angoli d’inquadratura e punti d’illuminazione”.
Eppure JeeYoung Lee riesce a dar vita ad un intero universo in quel minuscolo spazio. Complesse, intricate e fantasiose installazioni che spesso si basano sull’accumulo.
Prima le disegna. Poi, dopo aver studiato con attenzione le possibilità di realizzazione, crea oggetto per oggetto e dipinge i fondali. Alla fine installa il set per immortalare il frutto di tanto lavoro fisico e mentale. Fa, più o meno tutto da sola.
L’artista per le sue opere dice di ispirarsi alle quattro emozioni base dell’essere umano (secondo la cultura coreana): gioia, rabbia dolore e piacere. Ma anche a leggende e letteratura.