ARTBOOMS

View Original

“Yayoi Kusama: Infinity Mirrors”, tra zucche e pois multicolore, specchi e luci magiche

Yayoi Kusama Aftermath of Obliteration of Eternity, 2009 (Wood, mirror, plastic, acrylic, LED, black glass, and aluminum) Collection of the artist. Courtesy of Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore; Victoria Miro, London; David Zwirner, New York. © Yayoi Kusama

See this content in the original post

Certo Yayoi Kusama non delude mai. A più di ottant’anni, con le sue opere che riescono a conciliare surreale e psichedelico, è sempre in grado di far ripercorrere allo spettatore ansie e desideri del secolo scorso, inducendolo contemporaneamente a guardare verso il futuro e dentro se stesso.

Ma “Yayoi Kusama: Infinity Mirrors”, che sta per essere inaugurata allo Smithsonian’s Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington (dal 23 febbraio al 14 maggio) non è una normale mostra dell'artista giapponese. Ci saranno ben sei stanze di specchi: le “Infinity Mirrors rooms”, create dalla Kusama in oltre cinquant’anni di lavoro e confluite per la prima volta in un unico spazio espositivo. Oltre a installazioni su larga scala, dipinti, sculture morbide e lavori su carta.

Le zucche e i pois naturalmente abbonderanno.

Un’enorme mole di opere firmate Yayoi Kusama destinata a viaggiare in tutto il Nord America. Perché “Yayoi Kusama: Infinity Mirrors”, dopo aver inaugurato all’ Hirshhorn , farà tappa allo Seattle Art Museum, al The Broad di Los Angeles, all’ Art Gallery of Ontario ed al Cleveland Museum of Art.

“Yayoi Kusama è una degli artisti contemporanei più influenti” dice il direttore dell’Hirshhorn, Melissa Chiu “Un fenomeno mondiale, lei ha creato una vasta opera che sfida le tradizionali classificazioni, e noi siamo onorati di presentare la prima ricognizione sulle sue Infinity Mirror Rooms.”

“Yayoi Kusama: Infinity Mirrors”, inoltre, porta in scena ancora una volta una delle storie più affascinati dell’arte contemporanea. Quasi una favola circolare. Quella di un’artista che soffre di allucinazioni fin dall’infanzia eppure riesce a scalare le vette della creatività e trasformare le sue ossessioni in splendide opere. Quella di una giovane giapponese che da una famiglia tradizionale partecipa alla controcultura newyorkese degli anni ‘60, attraversando i movimenti d'avanguardia più importanti della seconda metà del '900. Di un'artista che lancia un marchio d'abbigliamento ("Kusama Dress and textile") scrive romanzi e poesie . Quella di una signora di 87 anni che continua a lasciare il pubblico a bocca aperta, che vive in un istituto psichiatrico ma tutti i giorni ne esce per andare nel suo studio a dipingere.

L'esposizione ce la mostra capace di passare dall’allegria ossessiva dell’installazione “The Obliteration Room” (la replica a grandezza naturale di un sala con tanto di mobili e accessori d’arredo completamente bianca su cui i visitatori sono invitati ad applicare dei pois multicolore) alla poesia senza tempo di “Souls of Millions of Light Years Away” (Anime lontane milioni di anni luce) una delle sue “Infinity Mirrors Rooms”, buia, completamente ricoperta di specchi e disseminata di luci che si moltiplicano all’infinito.

Di “Yayoi Kusama: Infinity Mirrors” faranno parte anche le storiche stanze di specchi“Infinity Mirror-Phalli’s Field”  e“Love Forever”.

Yayoi Kusama All the Eternal Love I Have for the Pumpkins, 2016 (Wood, mirror, plastic, black glass, LED) Collection of the artist. Courtesy of Ota Fine Arts, Tokyo / Singapore and Victoria Miro, London. © Yayoi Kusama

Yayoi Kusama Infinity Mirrored Room – The Souls of Millions of Light Years Away, 2013
(Wood, metal, glass mirrors, plastic, acrylic panel, rubber, LED lighting system, acrylic balls, and water) Courtesy of David Zwirner, N.Y. © Yayoi Kusama

Yayoi Kusama Pumpkin, 2016, at the Hirshhorn Museum and Sculpture Garden. Courtesy of Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore. © Yayoi Kusama. Photo by Cathy Carver

Yayoi Kusama The Obliteration Room, 2002 to present (Furniture, white paint, and dot stickers) Collaboration between Yayoi Kusama and Queensland Art Gallery. Commissioned Queensland Art Gallery, Australia. Gift of the artist through the Queensland Art Gallery Foundation 2012. Collection: Queensland Art Gallery, Brisbane, Australia Photograph: QAGOMA Photography © Yayoi Kusama

Yayoi Kusama All the Eternal Love I Have for the Pumpkins, 2016 (Wood, mirror, plastic, black glass, LED) Collection of the artist. Courtesy of Ota Fine Arts, Tokyo / Singapore and Victoria Miro, London. © Yayoi Kusama

Yayoi Kusama Flower Overcoat, 1964 (Cloth overcoat, plastic flowers, metallic paint, and wood hanger) Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC. Joseph H. Hirshhorn Bequest and Purchase Funds, 1998 (98.38). © Yayoi Kusama Photo credit: Lee Stalsworth

Yayoi Kusama Infinity Mirror Room—Phalli’s Field,1965, in Floor Show, Castellane Gallery, New York, 1965 (Sewn stuffed cotton fabric, board, and mirrors) Courtesy of Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore;Victoria Miro, London; David Zwirner, New York. © Yayoi Kusama Photo: Eikoh Hosoe

Yayoi Kusama con i suoi recenti lavori a Tokyo, 2016; Photo by Tomoaki Makino

Yayoi Kusama Infinity Nets Yellow, 1960 (Oil paint on canvas) National Gallery of Art, Washington. Gift of the Collectors Committee (2002.37.1). © Yayoi Kusama

Yayoi Kusama Searching for Love, 2013 (Acrylic on canvas) Collection of Miyoung Lee and Neil Simpkins. Image © Yayoi Kusama. Courtesy of David Zwirner, New York; Ota Fine Arts, Tokyo /Singapore; Victoria Miro, London

See this gallery in the original post