Come manga 3d le interattive opere d'arte pubblica gonfiabili dello studio Eness

All images © ENESS

Lo studio australiano Eness crea delle coloratissime installazioni che mixano diversi tipi di tecnologie per raggiungere risultati capaci di suscitare stupore. In particolare le opere d’arte pubblica, che realizzano per festival ed eventi vari, sono strutture gonfiabili ma allo stesso tempo capaci di effetti luminosi e dotate di elementi interattivi. A volte suonano, guardano di qua e di la con i loro occhi digitali, una di loro è a tutti gli effetti una fontana. Come grandi illustrazioni 3d, sono popolate di creature fantasiose ma dall’identità incerta: ci sono enormi carpe koi che ricordano anche delle creature marine come gli anemoni e alieni simili a zucche.

Sono fittamente decorate anche in superficie, sia per rendere più gradevoli e particolari le creature che vestono, sia per aumentare l’impatto notturno quando si trasformano in grandi globi luminosi. Eness le concepisce concentrate su se stesse, in modo che le persone possano avere l’impressione di trovarsi in un mondo parallelo. Un po’ come le attrazioni di un luna park.

Eness ha sede a Melbourne ed è composto da un team di creativi multidisciplinare. Tra le sue installazioni “Cupid’s Koi Garden”, con i suoi getti d’acqua (un unicum trattandosi di una struttura gonfiabile), farà parte della mostra “Pop Air” a Parigi. L’esposizione, nata dalla collaborazione tra La Villette e il Baloon Museum, si terrà dal 12 aprile al 21 agosto e occuperà oltre 5mila metri quadrati de La Grande Halle. Oltre all’installazione di Eness ci saranno le opere di altri 14 artisti.

“Cupid’s Koi Garden.” Photo by Diana Snape

“Cupid’s Koi Garden.” Photo by Sam Roberts

“Airship Orchestra.” Photo by Ben Weinstein

"Airship Orchestra.” Photo by Ben Weinstein

“Sky Castle.” Photo by Zu Rui

Una gigantesco pagliaccio gonfiabile di KAWS fa il morto nella baia del porto di Hong Kong

Photo Credit: @AllRightsReserved

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Alla fine della scorsa settimana KAWS ha installato un’ enorme versione del suo Companion nell’area portuale di Victoria Harbour ad Hong Kong. Si tratta di una scultura gonfiabile monocroma piuttosto impressionante. visto che misura ben 37 metri .

L’opera, secondo il South China Morning Post, è stata posizionata in mare, ancorata a una base metallica di 40 tonnellate che le impedirà di andare alla deriva. E si propone di attirare i turisti, arrivati copiosi durante l’Hong Kong Arts Month. L’operazione sarebbe costata agli organizzatori circa 1 milione e 128 mila euro.

Companion è il personaggio più noto e collezionato dell’artista e designer statunitense KAWS (alias Brian Donnelly). Un pagliaccio, ironico, e vagamente inquietante, ispirato a Topolino. Che durante la sua permanenza nella città cinese se ne starà disteso, con le braccia allargate, guardando (se così si può dire) il cielo con i suoi grandi occhi a X. Come se si rilassasse in acqua, lasciandosi trasportare dalle onde.

"Stavo pensando a tutte le tensioni nel mondo e volevo creare un lavoro che facesse riflettere la gente sul relax", ha detto KAWS in un'intervista"E non c'è niente di più rilassante che sdraiarsi sulla schiena in acqua e guardare il cielo."

D’altra parte il Companion di KAWS doveva essere piuttosto stressato dopo tutti i chilometri percorsi. L’opera, infatti, arriva ad Hong Kong (dove rimarrà per 30 giorni) dopo un tour (KAWS: HOLIDAY) organizzato dallo studio creativo asiatico AllRightsReserved che ha toccato Taipei (Chiang Kai Shek Memorial Hall), Taiwan e Seoul (lago Seokchon).

Va ricordato che mentre l’installazione rimarrà visibile KAWS metterà in vendita dei prodotti in edizione limitata ispirati ad essa (giocattoli da bagno, un materassino, una borsa da spiaggia e delle t-shirt).(via Colossal)

Photo Credit: @AllRightsReserved

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Arriva a Milano la Stonehenge di Jeremy Deller. A grandezza naturale, dissacrante e… gonfiabile

image by james hutchinson

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‘Sacrilege’ è un’installazione iconica dell’artista concettuale britannico Jeremy Deller esposta per la prima volta a Londra in occasione delle Olimpiadi del 2012. Consiste in una riproduzione gonfiabile in scala 1:1 del sito archeologico Stonehenge (per un totale di 35 metri di diametro). 
E adesso stà per arrivare a Milano.

Al centro dell’opera di Jeremy Deller il rapporto reverenziale degli inglesi con Stonehenge e per estensione di tutti noi con le opere d’arte. Infatti, mentre nel sito neolitico patrimonio dell’UNESCO, i visitatori devono mantenere una certa distanza dalle rocce per esigenze di conservazione, sull’installazione di Deller possono camminare ma anche saltare, giocare e arrampicarsi. Di qui il titolo ‘Sacrilege’ (Sacrilegio), appunto.

L’opera è effimera e vede la partecipazione dei visitatori come parte attiva. Due cavalli di battaglia della poetica dell’artista britannico. Negli anni è stata esposta a Madrid, Parigi, Sydney e Hong Kong.

Vincitore del prestigioso Turner Prize, premiato con Medaglia "Albert" della Royal Societ, Jeremy Deller ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia non molti anni fa e il suo curriculum conta un’interminabile fila di mostre in importanti musei del mondo (per esempio la Tate di Londra, all’Hirshhorn Museum di Washington).

La Stonehenge gonfiabile di Jeremy Deller verrà posizionata al parco City Life di Milano in occasione della fiera d’arte Miart e del Milan Design Week 2018 (dal 12 al 15 aprile). ‘Sacrilege’ è presentata dalla Fondazione Nicola Trussardi, l’evento è curato da Massimiliano Gioni. (via Designboom)

jeremy-deller-stonehenge-milano
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