L’artista Simona Luchian fa delle ipnotiche fotografie che sembrano disegni. Senza usare Photoshop

All photo courtesy Simona Luchian

All photo courtesy Simona Luchian

La serie di fotografie “La prima notte dell’immagine”, della giovane artista, Simona Luchian, è stata scattata alla vecchia maniera: su pellicola. E poi sviluppata in camera oscura. Quindi è certo che nessuna immagine sia stata manipolata.
Eppure a guardare queste foto, in bilico tra una giocosità infantile e la raffinatezza, non sembra vero. Perché a un rapido sguardo è impossibile non scambiarle per disegni. Con qualche pennellata di tempera, tutt’al più.

“La prima notte dell’immagine” è sostanzialmente caratterizzata dalla semplicità. Simona Luchian, ha scattato tutte queste foto tra il suo cortile e il suo appartamento. Pochi elementi sia a livello di composizione che di concetto. Ogni foto è piatta (quasi sempre tre piani sovrapposti) e immobile. Con al centro qualcosa di diverso dal resto (un foglietto di carta ripiegato, una girandola ecc.) che rappresenta il movimento. In accordo con lo spirito ludico-onirico di questi scatti, il dinamismo è ben lontano ma lo si può ugualmente intuire.
“La sensazione che si prova guardando le fotografie di Simona Luchian- scrive di lei la curatrice Elisa Bozzi- è squisitamente metafisica, nell’accezione artistica del termine. C’è sempre qualcosa che stride, che dovrebbe essere da un’altra parte, e ci si interroga sulla sua presenza in quello spazio e in quel tempo”.
Una manciata di anni prima che il cinema vedesse la luce, esistevano dei libri, per lo più fotografici, che se sfogliati velocemente, davano l’impressione del movimento. Si chiamavano cineografi. E queste fotografie, talvolta disposte in trittici o polittici, li citano con candore. Ma di sicuro fanno pensare anche all’infanzia. Alla scenografia surrealista di "Io ti salverò". E, a me, richiamano anche alla mente “Carosello” e l’ingenuità dell’Italia degli anni ‘50.
Questa serie di fotografie è recentemente diventata anche un libro d’artista, intitolato scherzosamente “Dummy photo book”. Si può seguire Simona Luchian sul suo account Instagram. Per vedere le sue opere dal vivo invece, bisogna andare alla libreria “Bookbank-libri d‘altri tempi” di Piacenza dove la Luchian ha in corso una mostra. (via presentazione diretta)

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