Con la sua installazione di fili multicolore Gabriel Dawe porta l’arcobaleno nelle antiche sale di un museo

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Le installazioni dell’artista di origini messicane Gabriel Dawe  rappresentano sempre o quasi degli scenografici arcobaleni. E’ il caso anche di “Plexus 35”, un arcobaleno, realizzato per il Toledo Museum of Art (in Ohio, fino al 22 gennaio 2017).

Dove Dawe ha creato un’effimera scultura di fili multicolore che rallegra e ridona vita alle sale storiche ed agli antichi capolavori del museo d’arte moderna della piccola città statunitense.
Il lavoro di Gabriel Dawe (ed in particolare la sua serie di installazioni “Plexus) mira a realizzare un dialogo tra architettura, luce e arte tessile. Parlare di moda sarebbe inopportuno, perché Dawe cita in modo quasi impercettibile, il telaio ma pone al centro il filo, inteso come principio e potenzialità inespressa. Un modo di esprimere la creatività lontano dagli eccessi estetici del mondo del fashion.
Ma è sempre e soprattutto il colore a prendersi il posto d’onore nell’opera di Gabriel Dawe. Un colore rifranto e ingannevole ma non per questo meno vivo. Che gioca con la luce e stupisce il visitatore.
Confesso di non aver mai visto le installazioni di Gabriel Dawe dal vivo, ma dalle fotografie pensavo che si servisse della tecnologia per mettere in scena i suoi arcobaleni. E avere scoperto la semplicità del medium ma soprattutto la scelta accurata dei punti in cui viene posizionato mi lascia stupita.
Almeno da lontano, sembra davvero che l’arcobaleno del museo di Toledo sia intangibile come la luce multicolore dello spettro cromatico.
Gabriel Dawe, ha un account facebook ed uno instagram dove è possibile seguire le sue installazioni site-specific ma anche le altre opere. (via Colossal)

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