La ricamatrice Yao Huifen che ha riprodotto la Gioconda con ago e filo
Senza avvicinarsi non ci si accorge che le opere di Yao Huifen (di cui ho già parlato qui) non sono dipinte ma ricamate. Tante sono le tecniche usate, studiato il colore e la rifrazione dei fili; minuscoli i punti.
Anche se la parte più importante del lavoro di Lady Yao consiste nel riprodurre con il tradizionale ricamo cinese i capolavori del passato.
Si è cimentata nella reinvenzione ad ago e filo dei dipinti iconici conservati nelle sale dei musei occidentali. Dalla Gioconda di Leonardo da Vinci a ‘La Lattaia’ di Vermeer, passando per Raffaello e le tele degli impressionisti. Forse però rasenta la perfezione solo quando si confronta con la pittura a inchiostro dei grandi maestri cinesi.
Il ricamo ha fatto parte della vita di Yao Huifen fin da bambina. La famiglia aveva una lunga storia in quest’arte applicata e Yao ha cominciato studiarlo fin da piccola anche se la parte più importante della sua formazione risale a tempo dopo quando ha imparato a padroneggiare le tecniche di Suzhou.
Perché in Cina ricamare è una cosa seria, con centri particolarmente specializzati e una storia millenaria che conosce il suo punto di svolta nella figura della leggendaria ricamatrice Shen Shou (che fece di questa forma d‘artigianato un mestiere vero e proprio). E Yao Huifen è appunto considerata il quarto successore di Shen Shou.