Tomás Saraceno, ancora in mostra a Palazzo Strozzi, fa librare una sfera aerosolare (che vola senza combustibili) al Garage Museum di Mosca
Mentre lo splendido trio di sfere aerosolari di “Thermodynamic Costellation”, capaci di volare sfruttando i soli elementi, sono ancorate nel cortile di Palazzo Strozzi (Firenze, dove è in corso la grande e poetica mostra “Tomás Saraceno Aria"), l’artista di origine argentina ha presentato “Moving Atmospheres” nell’atrio del Garage Museum of Contemporary Art di Mosca. Anche in questo caso si tratta di un prototipo in scala ridotta delle sue mongolfiere hi-tech che hanno dimostrato (guadagnandosi ben sei primati del mondo) di poter volare con passegggeri a bordo senza usare nessun tipo di combustibile. Se non l’aria e i raggi del sole che penetrano nella sfera.
Rispetto alla sue tre sorelle di Firenze la sfera del Garage Museum sembra un po’ una parente povera, così sola-soletta, quasi piccola in quell’ampio atrio. Ma l’apparenza inganna e se tutti e quattro i palloni sono prototipi, quello del Garage è più performante. E fa compiere a Saraceno un passo verso un modo di volare veramente ecologico ma anche imperniato di autodeterminazione e poesia.
“Moving Atmospheres” , infatti, è stato realizzato in ETFE, un polimero traslucido estremamente resistente.
La poetica e la ricerca di Saraceno, tuttavia. sono sempre le stesse: le scienze che si riuniscono intorno all’arte. immaginando l’utopia di ìun mondo più libero e compassionevole verso umani e non umani
E guai a chiamarlo artista concettuale: "Ma sì, parte della mia esistenza - ha detto in una bella intervista rilasciata a Strelkmag- quando non sto dormendo o meditando, perché allora sono in un'altra dimensione concettuale della realtà - è pratica. Tendo ad essere pratico nel mondo dell'arte, pratico nel mio mondo dell'arte, dove i miei spettatori sono ragni e ragnatele, la polvere danzante, le correnti del vento ... gli universi paralleli. Sono elettrizzato quando mi definiscono un artista concettuale, perché a quel punto devi chiederti: chi sono “loro”? Hai mai incontrato un critico di ragni? Quando un ragno locale si presenta alla mia mostra, sono elettrizzato e se si annidano nel mio mondo o si riproducono, ancora meglio! C'è un mondo reale lì - è per questo che il mio lavoro non può rimanere solo nel concetto. "