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Le verdure digitali che suonano ed emettono luci colorate in una serra ultra-tech al centro di Tokyo

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Nel bel mezzo del complesso immobiliare Tokyo Midtown c’è una serra che si illumina di tutti i colori della scala cromatica e suona pure. Le melodie e gli effetti luminosi sono sempre diversi e ad attivarli sono i visitatori. O meglio i visitatori che toccano le verdure digitali.

Non è una singolare forma di antifurto ma la trovata dei designers dello studio giapponese PARTY in occasione del Design Touch Festival 2017. Che hanno pensato di rendere digitali delle comunissime verdure (carote, pomodori, cavoli).

Ogni pianta è stata collegata a dei sensori che l’hanno resa sensibile al tocco. La serra è piuttosto grande e le verdure che vi sono state posizionate sono tante e ognuna di esse attiva una sinfonia di luci e suoni diversa.

L’idea era quella di integrare i sensi che, secondo i designers, noi usiamo di più quando ci troviamo di fronte a delle verdure (tatto e olfatto), con quelli che, sempre a loro parere, lasciamo inoperosi (vista e udito). E di farlo con luci e suoni studiati per evocare una caratteristica di ogni specie.

"Suoni di semi che sfregano. Suoni di foglie toccate. Suoni frutta mangiata ", afferma Ray Kunimoto, progettista sonoro delle verdure digitali. "Ho registrato i suoni creati con delle verdure vere e proprie. Poi sul computer li ho mescolati con i suoni degli strumenti dell'orchestra per farne 7 melodie diverse ".

Così ogni vegetale attiva una melodia diversa. I pomodori fanno suonare un violino, le carote danno fiato alle trombe e i cavoli riempiono l’aria con le vibrazioni dell’oboe. Insieme tutte queste verdure, per tutto il periodo dell’installazione, anziché un minestrone faranno concerti sempre diversi.

La serra delle verdure digitali si può visitare gratuitamente fino al 5 novembre. Per farlo però bisogna arrivare al Tokyo Midtown o limitarsi a dare uno sguardo al brevissimo video qui sotto. (via Spoon and Tamago)

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