Rachel Sussman l’artista che fotografa gli organismi viventi più vecchi al mondo e ripara le strade con l’oro
Del suo progetto “The oldest living things in the word” si fece un gran parlare. Ma gli interessi di Rachel Sussman, l’artista newyorkese che dal 2004 ha girato il mondo per fotografare le forme di vita più vecchie del mondo, non si limitano alla biologia.
Ne è una prova “Sidewalk kintsukuroi” la sua ultima serie di opere in cui si dedica all’antica arte giapponese del kintsugi. Ma se i maestri nipponici si limitavano a riparare con l’oro le ceramiche rotte, Rachel Sussman ci rattoppa strade e pavimenti.
“Ho passato 10 anni ad osservare antichi organismi che hanno resistito alla prova del tempo- ha spiegato in un’intervista a Hyperallergic- Io ero già connessa alla filosofia estetica del wabi-sabi nel mio lavoro e gli organismi stessi: calmi e imperfetti, sopportavano le orgogliose patine e le ferite dell’età, mentre flirtavano con i limiti della permanenza.”
Insomma, in “Sidewalk kintsukuroi”, Rachel Sussman, ha fatto tesoro dell’esperienza maturata fotografando piante millenarie. Provate dal trascorrere del tempo ma proprio per questo capaci di raggiungere un nuovo livello di perfezione. E con la tecnica del kintsugi (o, appunto, kintsukuroi, che usa lacche dorate o oro liquido per rimettere insieme un oggetto rotto) l’artista ripara le ferite di ambienti che frequentiamo tutti i giorni (il pavimento delle galleria d’arte, l’asfalto di una strada). E metaforicamente della nostra società e della terra.
Le fotografie della serie “Sidewalk kintsukuroi” sono attualmente parte della mostra “Alchemy: transformations in gold” al Des Moines Art Center (nello Iowa).
“The oldest living things in the word”, invece, è da tempo un libro edito dalla University of Chicago Press.
In questa serie l’artista ha lavorato a stretto contatto con i biologi per fotografare gli organismi viventi più vecchi del mondo: nessuno dei suoi soggetti ha meno di 2mila anni. Ha fotografato piante strane e antichissime come l’enorme Pando. “E’ un genet di pioppi tremuli che vivono nello Utah- spiega la Sussman nel video che trovate sotto- che ha letteralmente 80.000 anni. Quella che sembra una foresta in realtà è un solo albero. Immaginatelo come un gigantesco sistema di radici ed ogni alberto è uno stelo che spunta da quella rete.” Ma anche un lichene della Groenlandia che cresce di un solo centimentro ogni cento anni o la bellissima Yareta che sembra un fitto muschio su delle rocce ma è in realtà un arbusto con foglie talmente fitte da poterci letteralmente camminare sopra. L’organismo più vecchio al mondo in assoluto, ci insegna l’artista, è l’attinomicete siberiano, un batterio che ha tra i 400mila e i 600mila anni e che i cambiamenti climatici potrebbero uccidere. Dal completamento del progetto nel 2010 è, invece, già morta la foresta sotterranea di Pretoria che aveva resistito sul Pianeta per ben 13mila anni. (via Colossal)