Biennale di Venezia 2019| Il Padiglione Islanda di Shoplifter, tra caverne di capelli dai colori psichedelici e musica metal
L’artista Shoplifter, che all’anagrafe fa Hrafnhildur Arnardóttir, ha creato una grande installazione ambientale per il Padiglione islanda della ciquantottesima edizione della Biennale d’arte di Venezia 2019. Realizzata in un magazzino dell’isola della Giudecca, la mostra si intitola Sapiens Chromo e consiste in tre grandi caverne di coloratissimi capelli sintetici.
.”Shoplifter ha sviluppato un modo unico di lavorare con i tessuti (...)- ha detto la curatrice Birta Guðjónsdóttir- È davvero emozionante vedere la nostra continua collaborazione portarci a Venezia dove lei monta la sua più grande installazione fino ad oggi, un'esperienza site-specific emotiva e contemplativa. Si entra nel padiglione come homo sapiens e si esce come chromo sapiens.”
Ogni stanza ha un nome. La prima si chiama Opus Primordiali ed è buia. Prevalgono i toni delle terre vulcaniche e la sensazione di attesa è sottolineata dalla musica metal della band islandese HAM. Basta passare alla seconda (Gloria Astrali) però, perchè un’esplosione di colore vivo travolga il visitatore, fino a mandarlo in confusione sensoriale. Secondo la curatrice e l’artista, la ricchezza cromatica della caverna indurrebbe attività ed euforia. L’esposizione si conclude con Opium Natura in cui prevale il bianco, appena ravvivato da lievi toni pastello. Quest’ultima caverna è stata pensata come un ambiente rilassante, capace di rimettere in sesto il visitatore, più o meno consapevolmente turbato, dai capelli psichedelici che fino a poco prima lo avvolgevano.