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Scoperto dopo 30 anni ad Amsterdam un murale firmato Keith Haring

Il murale di Keith Haring ad Amsterdam. Photo: Hanna Hachula, courtesy Stedelijk Museum

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La settimana scorsa è stato scoperto ad Amsterdam un murale di Keith Haring alto oltre 12 metri. L’opera, che doveva essere un regalo dello scomparso artista statunitense alla città nord europea, è rimasta nascosta fino ad oggi sotto dei pannelli di rivestimento che coprivano la ex-sede dello Stedelijk Museum
Ci sono voluti 30 anni e l’impegno ininterrotto della graffitista olandese Aileen Middel (in arte Mick La Rock), per riportarla alla luce.

Era il 1986, quattro anni prima della morte per una malattia correlata all’AIDS, quando Keith Haring atterò all’aeroporto di Amsterdam per partecipare ad una mostra allo Stedelijk Museum. Doveva dipingere una grande e coloratissima tela da collocare all’interno dello spazio espositivo ma chiese anche un muro su cui completare un’opera pubblica. Gli diedero la parete esterna del magazzino del museo su cui dipinse una strana creatura, in parte cane (o lupo) e in parte pesce, cavalcata da uno dei suoi famosi omini. Ci mise un giorno soltanto.
Il murale di Amsterdam si fa notare perché, invece di essere colorato come gli altri lavori di Haring in quel periodo, è fatto di sole righe bianche.

Non rimase visibile per molto però. Poco dopo, infatti, per mantenere la temperatura degli ambienti interni adeguata venne coperto con dei pannelli. Fino a quattro anni fa quando Aileen Middel ha trovato una vecchia fotografia dell’opera e dopo aver fatto due più due ha combattuto per la rimozione del materiale isolante dalla parete dell’edificio (che oggi non è più di proprietà del museo ma sede del centro commerciale Markt Kwartier West).

Il murale di Keith Haring ad Amsterdam sarà restaurato da Will Shank e Antonio Rava che hanno già lavorato sulla “Torre” di Parigi e su “Tuttomondo” di Pisa. (via New York Times, Artnet)

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