Un elicottero di ricoperto di piume di struzzo rosa confetto e altri 15 capolavori fru-fru by Joana Vasconcelos
La Danimarca dedica una grande mostra personale all’artista portoghese Joana Vasconcelos (di cui abbiamo già parlato qui). Dal candeliere di tamponi fino ad un’enorme scarpa col tacco costruita con pentole e coperchi, all’ARoS Aarhus Art Museum ci sono tutte, ma proprio tutte le sculture che hanno reso famosa Joana Vasconcelos.
Ben sedici capolavori fatti coi materiali più vari e improbabili, dai pizzi alle azulejos fino ai led e al tessuto, senza dimenticare: telefoni vintage, auto d’epoca, fucili giocattolo e quant’altro. C’è persino un piccolo, elegante, elicottero, interamente ricoperto di piume di struzzo rosa confetto, cristalli Swarovski e foglia d’oro ( “Lilicoptére”, 2012). A cui si somma una colossale installazione permanente, creata per l’occasione da Joana Vasconcellos e dal suo team (di cui parlerò in un post a parte). Portando a 17 le sculture in mostra.
La grande personale si intitola: “Textures of life” (fino al 19 febbraio 2017). E mette in fila diec’anni di opere che hanno stregato il mondo dell’arte con leggerezza. Quasi in punta di piedi. Ma che hanno ugualmente portato la loro autrice ai vertici di una piramide difficilissima da scalare. Soprattutto per una donna.
E mentre il grande museo, (mille e 100 metri quadri, un ampia collezione permanente e continue acquisizioni di importanti opere site-specific), della popolosa città portuale danese le fa questo omaggio, Joana Vasconcelos è già in viaggio per l’oriente. Tutto ciò, naturalmente, mentre i suoi cinquanta dipendenti (tra architetti, fabbri, sarte ecc.) continuano a lavorare nello studio di Lisbona. A questo riguardo, Rachel Spence del Fianacial Times, racconta, in un suo articolo per il quotidiano finanziario, che lo studio di due piani della Vasconcelos è ancora in espansione ed è il più grande che lei abbia mai visto. E aggiunge, che, davanti ai dipendenti riuniti per il pranzo (paella d’anatra o couscous vegetariano seguito da torta all’arancia), si ha la reale percezione di quanto grande sia il business della Vaconcelos. Sempre dalla penna di Rachel Spence, veniamo a sapere che il personale dell’artista portoghese pratica gratuitamente yoga e ginnastica.
“Si potrebbe dire che l’arte di Vasconcelos - spiega, Pernille Taagaard Dinesen, curatore dell’ARoS - si inserisce in qualche luogo tra il piacere degli occhi ed il realismo sociale. Lei è molto amata per il suo essere diretta e l’incredibile bellezza delle opere, inoltre la sua arte parla un linguaggio universale che supera le culture, la religione ed i confini nazionali”.