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La scultura ‘Bank of Sand, Sand of Bank’ di Huang Yong Ping è una banca di sabbia che pesa 20 tonnellate

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C’è chi fa castelli d sabbia, l’artista cinese di nascita e francese d’adozione Huang Yong Ping, invece, con la sabbia c’ha fatto una banca. Una grande riproduzione dell’edificio che è stato sede della HSBC di Shanghai. 
La scultura, intitolata ‘Bank of sand, Sand of bank, è attualmente in mostra alla Gladson Gallery di New York e pesa ben 20 tonnellate.

Interessato a un’analisi del presente e delle sue dinamiche- Scrive il sito di Palazzo Grassi a proposito di Huang Yong Ping- l’artista riflette sulla globalizzazione nei suoi aspetti più evidenti e controversi. Allo stesso tempo si fa portavoce, attraverso una pratica basata su installazioni monumentali e sculture, di un dialogo tra culture e religioni, proponendo una visione di Oriente e Occidente come poli complementari.
Ed è in quest’ottica che va vista ‘Bank of sand, Sand of bank’. 

L’edificio HSBC di Shanghai, progettato dallo studio di architettura britannico Palmer & Turner Architects and Surveyors in rigoroso stile neoclassico, venne  inaugurato nel 1923. Aveva interni lussuosi (all’epoca era già completamente riscaldato e climatizzato) e in conformità con la tradizione cinese, monete di tutto il mondo erano state sepolte nelle sue fondamenta (c’erano anche monete coniate appositamente e messe nelle nicchie dell'edificio per allontanare gli spiriti). Un vero palazzo reale della ricchezza. Ma con l’avvento del comunismo la HSBC si trasferì e la struttura divenne sede del governo. Anni dopo ritornò ad essere sede di una banca di investimenti (la Pudong). 

Insomma quest’edificio che in qualche modo fonde oriente e occidente ha avuto un destino instabile e resiliente come i materiali di cui è composta la scultura di Huang Yong Ping: sabbia (fragiltà) e cemento (forza).

‘Bank of Sand, Sand of Bank’ di Huang Yong Ping fino al 9 giugno sarà in mostra alla Gladson Gallery di New York. Ma Huang Yong Ping, che ha già rappresentato la Francia alla Biennale di Venezia, fa spesso mostre in Italia e magari non bisognerà aspettare tanto per vedere il suo lavoro dal vivo senza espatriare. (via two percent)

all images courtesy of gladstone gallery

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