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Biennale di Venezia 2022| "The Nature of the Game" Il Padiglione Belgio di Francis Alÿs ci svela l'universalità del gioco

The Nature of the Game - Francis Alÿs credits: Roberto Ruiz

Composto da brevi video riprodotti su schermi di varie dimensioni e piccoli dipinti, “The Nature of the Game”, il Padiglione Belgio di Francis Alÿs, per la 59esima Esposzione Internazionale d’Arte, è uno di quelli da non perdere alla Biennale di Venezia 2022. Benchè l’artista originario di Anversa abbia deciso di puntare su “Children’s Games, una sua serie ben nota e se vogliamo storica (visto che è cominciata nel ‘99), le opere non smettono di essere sorprendenti, per i molteplici piani di lettura e per come mixano poesia e riflessione, semplicità e complessità, bellezza e degrado.

E poi “The Nature of the Game” presenta un corpo importante di nuove produzioni (ed altrettanti nuovi giochi). I film selezionati per il Padiglione Belgio alla Biennale di quest'anno sono stati realizzati in Afghanistan, Belgio, Canada, Repubblica Democratica del Congo, Hong Kong, Messico e Svizzera.

Come negli altri della serie “Children’s Games”, vi compaiono dei bambini intenti a giocare nella loro città o nel loro villaggio. Con un approccio immediato alla reltà, da esploratore, Alÿs non fa altro che documentare un rituale universale: quello del gioco. E ci mostra come i momenti ludici dei bambini, a prescindenre dalle diverse culture e della situazione del luogo in cui si trovano i piccoli, siano molto simili.

Una cosa che mi interessava in termini di esperienza di artista- ha detto- era il modo in cui i giochi per bambini tendevano ad avere una qualità universale... Un buon esempio è la rayuela, o campana: ci sono un numero infinito di varianti ma la meccanica di base rimane tra le tante culture che conosco. Lasci la terra per attraversare l'inferno e raggiungere il paradiso, e poi torni sulla terra saltando sull'inferno, cioè rinasci! È un gioco di riscatto".

Alla base della serie anche la necessità di documentare i giochi all’aperto per proteggerne la memoria. Come fossero racconti orali. Molti di questi giochi, infatti, sono rimasti immutati talmente a lungo da essere gli stessi rappresentati nel dipinto del XVII secolo "Giochi di bambini" di Bruegel. Il capoalavoro è stato inoltre collegato a una poesia anonima fiamminga del 1530 (pubblicata ad Anversa da Jan van Doesborch), saldando le loro radici ancora più indietro nel tempo.

"I giochi per bambini- ha scritto la curatrice Hilde Teerlinck- tendono a scomparire. L'aumento del traffico urbano, dei social media e dei giochi digitali e la paura dei genitori di lasciare che i bambini giochino nello spazio pubblico fanno sì che la tradizione di giocare all'aperto diventi ogni giorno meno comune. Questo processo potrebbe aver subito un'accelerazione a causa delle conseguenze del COVID-19 negli ultimi anni, creando un'urgente necessità di registrarli, ora."

Ad ogni video corrisponde almeno un dipinto che sottolinea il contesto in cui cui i giochi si svolgono. La loro cornice storica. Visto che i bimbi interagiscono estraniandosi dalla realtà; costruendo una sorta di universo parallelo. I dipinti, spesso ispirati dalle immagini fotogiornalistiche, contrappongo alla violenza delle immagini rappresentate, le piccole dimensioni (rigorosamente identiche) e una tavolozza delicata. Oltre ad un alone di poesia che li pervade come un’eco lontana.

The Nature of the Game”, il Padiglione Belgio di Francis Alÿs, è curato da Hilde Teerlinck. E si potrà visitare ai Giardini per tutta la durata della Biennale di Venezia 2022 (fino al 27 novembre). Nella primavera 2023 la mostra sarà invece presentata al centro d'arte contemporanea belga WIELS.

The Nature of the Game - Francis Alÿs credits: Roberto Ruiz

Untitled, Herat, Afghanistan, 2012 Oil on canvas 13 x 18 cm Copyright Francis Alys, Courtesy Galerie Pete Kilchmann, Jan Mot and David Zwirner Gallery.

The Nature of the Game - Francis Alÿs credits: Roberto Ruiz

Children’s Game #23: Step on a Crack, Hong Kong, 2020 5’ In collaboration with Félix Blume, Julien Devaux, and Rafael Ortega Copyright Francis Alys, Courtesy Galerie Pete Kilchmann, Jan Mot and David Zwirner Gallery.

The Nature of the Game - Francis Alÿs credits: Roberto Ruiz

Untitled, Bamiyan, Afghanistan, 2010 Oil on canvas 13 x 18 cm Copyright Francis Alys, Courtesy Galerie Pete Kilchmann, Jan Mot and David Zwirner Gallery.

The Nature of the Game - Francis Alÿs credits: Roberto Ruiz

Children’s Game #10: Papalote, Balkh, Afghanistan, 2011 4’13” In collaboration with Félix Blume and Elena Pardo Copyright Francis Alys, Courtesy Galerie Pete Kilchmann, Jan Mot and David Zwirner Gallery.

The Nature of the Game - Francis Alÿs credits: Roberto Ruiz