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I gioielli non convenzionali di Ewa Nowak che ingannano i software di riconoscimento facciale con stile

La giovane designer polacca Ewa Nowak, tra le altre cose, ha creato una linea di gioielli in metallo. Sono dei ninnoli eleganti dalle linee pulite che non rinunciano a una certa morbidezza e artigianalità. Più simili a delle piccole sculture che a degli ornamenti fatti in serie. Tra loro c’è anche ‘Incognito,’ nato per sviare i software di riconoscimento facciale con stile e originalità.

Il gioiello assomiglia a un paio di occhiali da sole ma anzichè oscurare gli occhi, li incornicia. Coprendo guance e parte della fronte con delle balze dorate. Un oggetto decorativo certo, ma non privo di uno scopo. In questo modo, infatti, ‘Incognito’ rende impossibile ai sistemi elettronici riconoscimento facciale catturare i dati necessari a identificare un volto.

La creazione della Nowak non potrebbe superare l’esame di una telecamera termica ma è riuscita a ingannare l’algoritmo DeepFace di Facebook. Rendendo le signore più sicure del loro fascino e della loro privacy.

Con ‘Incognito’ Ewa Nowak ha vinto il Mazda Design Award al Łódź Design Festival. Sul suo sito web e sul profilo instagram ci sono altre sue creazioni, tra le quali una maschera riflettente. In cui privacy e provocazione si fondono e ci spingono a riflettere sui labili e mutevoli confini che separano la protezione dalla privazione. (via Plain Magazine)

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