La ‘Midnight Stop’ di Elsa Bleda nel paesaggio desolante e misterioso di una stazione di servizio.
Nella sua ultima serie di immagini, ‘Midnight Stop’ la fotografa sudafricana Elsa Bleda (ho già parlato di lei qui), ci racconta una sosta ad una stazione di servizio nel cuore della notte.
In realtà non succede niente. Ma si percepisce che da quel momento in avanti tutto potrebbe succedere. Ed è proprio questa quiete inquieta ed inquietante. Questo momento di sospensione in una narrazione che non ci è dato conoscere, ma che rimane sottintesa, a dare corpo alle altrimenti rarefatte fotografie della Bleda.
In ‘Midnight Stop’ , Elsa Bleda cattura il paesaggio notturno di una sperduta stazione di servizio dopo un acquazzone estivo. Nell’aria c’è foschia, le onnipresenti luci al neon si riflettono nelle pozzanghere con i loro toni invadenti e innaturali. In lontananza, le finestre illuminate del locale ci fanno immaginare che all’interno qualcuno possa aver trovato riparo ma allo sguardo tutto è deserto. In uno scatto si intravedono i fari di un camion.
Ce n’è abbastanza per dare l’avvio a un film basato su libro di Stephen King.
“Non so se hai mai scoperto una città nebbiosa dall'aspetto deserto a mezzanotte- ha commentato Elsa Bleda- mentre viaggiavi da solo, senza una meta, sentendo solo il fischio di un treno ogni tanto in lontananza, ma è la sensazione più incredibile. Sono stato rapita da questa stazione di servizio e da come stava splendendo nel mezzo di questo luogo buio e silenzioso, come un portale che si era appena aperto.”