Si chiama “Levitation” ed è un progetto di danza, in cui il ballerino sembra muoversi in assenza di gravità. Un progetto tutto russo. Anche se la società, Sila Sveta, che si è occupata dei magnifici effetti 3D della performance, ha sede a Los Angeles.
La coreografia, opera della famosa artista e ballerina, Anna Abalikhina, è minimale: due soli piani su cui si articola la danza, due soli colori (bianco e nero). La musica del compositore, Mitia Vikhornov, nasce di conseguenza. Persino il costume di scena dell’impeccabile interprete, Jura Chulkov, si riduce a un paio di leggins neri e una maglia (questa volta verde). Per concentrare l’attenzione dello spettatore sui perfetti movimenti del danzatore. E sulla sua completa sincronia con la splendida coreografia 3D, che apre la scena su architetture abbozzate e linee.

Come dice il nome, “Levitation”, vuole proiettarci in un universo parallelo onirico, in cui il ballerino levita nell’aria, o si lascia cadere, lentamente, nelle profondità degli oceani. E Chulkov sembra davvero muoversi in assenza di gravità. Ma né la Abalikhina ne la Sila Sveta hanno spiegato dove stà il trucco. Si sono limitati a dire che la performance è stata registrata così come si è svolta, e non sono stati aggiunti effetti in post-produzione. 
In merito, però, sono state avanzate diverse ipotesi, che vanno da un complesso sistema di pulegge. Fino al fatto che il ballerino si muovesse, per la maggior parte di tempo, disteso sul pavimento. In quest’ultimo caso, però, resta l’enigma dello scivolare dei vestiti verso l’alto.
Per farvi da soli un’idea non vi resta che guardare il video. (via Vimeo, The Creators Project)