La bellezza desolata e l'immobilità irrequieta nei ritratti di giovani donne di Cristina Coral
Cristina Coral scatta fotografie enigmatiche le cui protagoniste sono quasi sempre giovani donne ritratte in ambienti retrò riccamente decorati. Le modelle hanno spesso il volto coperto e solo il riflesso di uno specchio, può occasionalmente, regalare qualche particolare in più sull’identità delle protagoniste o sul racconto.
Le immagini sono immobili in modo surreale, tuttavia si intuisce che qualcosa è già successo o stà per accadere. Qualcosa di traumatico o misterioso. Perchè l’inquietudine è palpabile e la paura si insinua nella tranquillità apparente di scene falsamente quotidiane. Alcuni scatti anzi, prendono spunto dalle scene di film horror più o meno famosi (per esempio Shining)..
Le serie di fotografie di Cristina Coral sono dichiaratamente trasposizioni in immagini di argomenti introspettivi (la parte nascosta delle persone, la capacità di entrare in contatto con la storia di vecchie dimore ecc)
“Le mie storie sono spesso introspettive-spiega- credo scaturiscano da un mio modo di sentire che mi appartiene profondamente, dal mio pensiero estetico e dal mio modo di interpretare la realtà. I miei progetti nascono da intuizioni o da riflessioni.”
Tuttavia, a ben vedere sembra sempre essere la momentanea perdita di identità delle protagoniste a generare la tensione che resta sospesa. Visivamente questo si traduce in pose oniriche, specularità ma soprattutto nei volti coperti.
Gli ambienti hanno sempre un ruolo fondamentale nelle immagini che accostano abiti fantasia e tappezzerie floreali, arredi vintage e chiaroscuri drammatici.
"La ricerca di luoghi- continua- oggetti, costumi sono per me altrettanti atti creativi che compio sempre da sola. Le ambientazioni retrò e le geometrie mi fanno sentire a mio agio. Diciamo che quasi sempre sono il punto di partenza e la chiave di lettura."