L’artista Chun Kwang Young che crea enormi sculture con migliaia di minuscoli pacchetti in carta di gelso
Le sculture di carta dell’artista coreano Chun Kwang Young sono uno spettacolo difficile da dimenticare Sono grandi, complesse nella tessitura, ricordano le immagini della superficie lunare.
E soprattutto sono fatte da migliaia di minuscoli pacchetti triangolari. Di dimensioni e colori diversi, ma tutti rigorosamente in carta di gelso coreana.
Per Chun Kwang Young questi piccoli involti sono cellule che danno vita a un universo in cui gli opposti (ricchi e poveri, oriente e occidente, tradizione e modernità ecc.) lottano per la supremazia. Per ricomporsi alla fine nell’armonia.
Concretamente, invece, si tratta di triangoli di polistirolo, impacchettati uno ad uno, in carta tradizionale coreana. A volte l’artista per farli recupera pagine di varie pubblicazioni. Sono tutti colorati con sostanze naturali (ad esempio la terra gialla e il tè nero).
Assemblarli, infine, non è cosa da poco. Un lavoro minuzioso che nasce da un ricordo d’infanzia dell’artista, riemerso in un pomeriggio assolato: “La stanza era piena di calda luce solare proveniente dalla finestra - scrive nella biografia del suo sito, Chun Kwang Young - Essendo stato malato di un brutto raffreddore, mi sono seduto in salotto e ho guardato il bicchiere d'acqua e un pacchetto di pillole che la mia cara moglie aveva portato per me. […] Improvvisamente, mi tornò in mente un vecchio ricordo.”
“Ero un bambino malaticcio e mia madre mi portava da un medico del quartiere che praticava la medicina tradizionale cinese- continua- Non ho mai amato quel posto per il forte odore degli infusi e per la vista minacciosa degli aghi da agopuntura. Mentre il medico mi sentiva il polso, mia madre mi teneva la mano e io fissai gli occhi sul soffitto, sentendo il dottore che mormorava qualcosa tra se e se. Ricordo che numerosi pacchetti di gelso erano appesi al soffitto, sulla carta di ognuno di essi era scritto il nome della medicina avvolta dentro. L'immagine dei vecchi ricordi della farmacia mi è rimasta in testa per un po '“.
“Ho sempre avuto il desiderio di comunicare la mia arte attraverso un sentimento coreano e l'immagine di quei pacchetti di medicinali appesi al soffitto è diventata un nuovo tema della mia arte da quel memorabile pomeriggio”.