I Capibara di peluche in uno zoo giapponese aiutano a mantenere la distanza di sicurezza
Lo zoo Izu Shabonten di Shizuoka (nella parte centro-meridinale del Giappone), per indurre i clienti del suo ristrante a mantenere il distanziamento sociale, non ha tolto tavoli. Ma ha messo dei capibara di pelusche nei posti che avrebbero dovuto rimenere vuoti..
i simpatici giocattoli in questo modo spingono i clienti a mantere le distanze di scurezza e contemporaneamente fanno loro compagnia. L’idea, oltre ad essere commercialmente intelligente (diversi tipi di peluche che ritraggono gli animali dello zoo sono in vendita al negozio di souvenir), dimostra rispetto nei confronti degli ospiti (che non devono cercare da soli la distanza giusta dagli altri commensali) e li mette in un stato d’animo positivo anzichè ricordargli la pandemia.
Nella sala ci sono anche giraffe, panda rossi e procioni, ma i capibara sono decisamente i più numerosi. I grandi roditori originari del Sud America sono, infatti, degli animali simbolo per lo zoo Izu Shabonten che, oltre a dare la possibilità di ammirarli, offre una vasta serie di attività imperniate su di loro.
I capibara, originari di zone del pianeta dal clima temperato passano la gran parte del loro tempo in acqua, ma si sono adattati a vivere nello zoo giapponese da decenni ormai. Tuttavia all’inzio, durante l’inverno, a questi pacifici animaletti mancava qualcosa. A scoprire come risolvere il problema fu un guardiano dello zoo, che, nel 1982, dopo aver pulito il loro recinto, vide i capibara correre felici verso una pozza d’acqua tiepida che si era formata per terra.
Da allora i capibara durante la stagione fredda hanno una piscina termale in cui immergersi.