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L’artista Azuma Makoto fa un falò con 2mila fiori da lui rispettosamente disposti secondo le regole dell’Ikebana

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

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Sembra che le piante provino stress se si avvicina qualcuno che le ha maltrattate. Di sicuro non possono essere serene al passaggio dell’artista, Azuma Makoto. Che per mostrarne la bellezza cangiante, ai fiori, ha fatto proprio di tutto.
Nella sua ultima installazione “Burning flowers”, composta da ben 2mila fiori, scelti e sistemati dallo stesso Makoto, per esempio, l’artista ha bruciato tutto.
“Burning flowers” si è svolta in una cava a Togichi in Giappone. E intendeva mostrare il rapido mutare dei colori e delle forme dei fiori con il deflagrare delle fiamme. Al contempo l’enorme bouquet e il fuoco diventavano un effimero intervento scultoreo. E un rituale.
Azuma Makoto, oltre alle collaborazioni con i grandi marchi (è il caso dell’Ape Piaggio che ha firmato per Fendi), è famoso per il suo lavoro artistico, sempre minimale eppure visionario, basato sulle piante ornamentali.

Tra i progetti più recenti ed apprezzati “Flowers in ice” in cui ha congelato dei mazzi di fiori rendendo evidente il loro drammatico e mutevole splendore. Ma soprattutto il progetto “Exobiotanica” in cui ha lanciato un bonsai di 50 anni nello spazio.
E’ possibile rimanere aggiornati sull’incerto destino delle piante di Azuma Makoto attraverso il suo account Facebook. (via Designboom)

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

Azuma Makoto, performance "Burning flowers"

Azuma Makoto, installazione "Iced flowers"

Azuma Makoto, progetto "Exobiotanica"

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