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Alex Chinneck fa il nodo alla scultura di un idrante rosso fiamma

ALEX CHINNECK, FIRE IN THE JELLY , 2020. PHOTOGRAPHY: CHARLES EMERSON

A guardarla sembra fatta di vari materiali anche se si tratta di semplice bronzo, patinato e cerato. La nuova scultura, iperrealista e surreale, presentata dall’artista inglese Alex Chinneck rispetta la fama da alchimista del suo autore, capace di far cambiare natura e consistenza agli elementi che passano per il suo studio.

Si tratta di un idrante che Alex Chinneck, con il consueto humor, ha rappresentato annodato. Come aveva già fatto in passato con cassette della posta e orologi a pendolo. Un trucco, che non ha forse lo stesso impatto delle monumentali opere di arte pubblica in cui appplica zip alle facciate degli efifici (come ad esempio era successo a Milano). ma è ugualmente capace di stupire.

In bilico tra diverse discipline confinanti (arte e scenografia in primis) , il lavoro di Chinneck mira infatti, a rendere straordinario l’ordinario. Creando un atmosfera surreale che, insinuandosi nelle città e nei quartieri che le persone percepiscono come familiari e immutabili, spinge a riscoprire e ripensare i paesaggi della quotidianità.

L’idrante annodato di Alex Chinneck si intitola Fire in the Jelly ed è fatto interamente in bronzo. Dipinto in vari modi, fino a simulare con abilità i materiali di cui si compone il modello dell’opera, affonda le radici nell’antica tradizione della scultura brozea.

ALEX CHINNECK, FIRE IN THE JELLY , 2020. PHOTOGRAPHY: CHARLES EMERSON

ALEX CHINNECK, FIRE IN THE JELLY , 2020. PHOTOGRAPHY: CHARLES EMERSON

ALEX CHINNECK, FIRE IN THE JELLY , 2020. PHOTOGRAPHY: CHARLES EMERSON

ALEX CHINNECK, FIRE IN THE JELLY , 2020. PHOTOGRAPHY: CHARLES EMERSON

ALEX CHINNECK, FIRE IN THE JELLY , 2020. PHOTOGRAPHY: CHARLES EMERSON

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