Philippe Echaroux ritrae i passanti sulle chiome degli alberi di Central Park

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Secondo Philippe Echaroux si tratta di street-art 2.0, anche se in realtà il suo è un processo a basso impatto tecnologico. Il nocciolo sono fotografia e luci. Mezzi con cui l’artista francese riesce a creare scenografici progetti d’arte pubblica. Come quello dello scorso anno nella foresta amazzonica (ne ho parlato qui) e quello appena conclusosi a Central Park.

A New York Echaroux, che è un virtuoso del ritratto (è diventato famoso per i ritratti fatti in soli 2 minuti alle celebrità ed è riuscito a effigiare le persone come fossero in un iper-accessoriato studio di posa con solo un telefonino, una piccola torcia elettrica e la confezione vuota di un Big Mac), ha fotografato i passanti. Poi, con un attento gioco di luci, ha proiettato i loro volti sulle chiome degli alberi di Central Park. 

Nelle immagini compaiono nello stesso momento sia il parco che i grattacieli ma le luci che li illuminano suggeriscono ritmi molto diversi. Anche se, alla fine, l’impressione di chi osserva è di una strana ma non stridente continuità.
La natura e la città gomito a gomito, insomma, e in mezzo l’uomo

"Central Park è un simbolo perfetto di persone che cercano di dominare la natura-ha detto l’artista- qui la natura è contenuta in un rettangolo, ma chi sta circondando chi alla fine?"

Per vedere altre fotografie di Philippe Echaroux si può dare uno sguardo al suo sito internet o seguirlo sugli account instagram e facebook. (via Bored Panda

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Banksy a Parigi: niente tour, i murales sono già stati vandalizzati

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I murales con cui il famoso street-artist britannico Banksy ha punteggiato Parigi sono più di sei come riferito due giorni fa. Probabilmente nove, ma la caccia al tesoro è ancora aperta. Ce n'è anche uno molto toccante realizzato sulla porta di sicurezza del Bataclan. In compenso, gli amanti del lavoro dell'artista originario di Bristol, non potranno organizzare un viaggio nella capitale francese per osservare dal vivo i suoi murales. Gran parte delle opere infatti, sono già state vandalizzate.

I MURALES DI BANKSY A PARIGI SONO STATI VANDALIZZATI:

Le Monde riferisce in un veloce video (pubblicato a seguire) che la bimba intenta a dipingere una carta da parati sopra una croce uncinata è durata solo cinque giorni prima di essere ricoperta di vernice blu (e in seguito di spray dorato). E' andata anche peggio al topo che volava su un tappo di champagne: è stato raschiato dal muro il giorno stesso della sua scoperta. Il cane senza una zampa è sparito sotto il poster di una street-artist locale nel giro di pochi minuti. La topolina col fiocco a pois, infine, è stata coperta per essere conservata.

L'OPERA DI BANKSY AL BATACLAN:

Tra le opere scoperte più di recente c'è il murale sull'uscita di sicurezza del Bataclan. Rappresenta una figura addolorata con un fazzoletto in mano. Questo pezzo è un chiaro omaggio di Banksy alle vittime della strage  del 13 novembre 2015.

. Centre Pompidou

Un post condiviso da Banksy (@banksy) in data:

BANKSY CONFERMA L'AUTENTICITA' DEI PEZZI DI PARIGI:

Lo stile tipico dello street-artist più famoso di sempre lasciava spazio a pochi dubbi sull'originalità delle opere comparse a Parigi, ma si aspettava la conferma ufficiale. Che è arrivata, con un post pubblicato sulla pagina Instagram di Banksy. L'artista ha pubblicato la foto del pezzo in cui un ratto regge un taglierino (al Musee Pompidou)  con la didascalia: "a cinquant'anni dalla rivolta di Parigi del 1968. la culla dell'arte moderna degli stencil. "

. Fifty years since the uprising in Paris 1968. The birthplace of modern stencil art.

Un post condiviso da Banksy (@banksy) in data:

Banksy vola a Parigi per criticare la politica di Macron con una serie di duri murales

Banksy, image © @WhereTheresWalls

Banksy, image © @WhereTheresWalls

Per quanto l’opera di Banksy (ne ho parlato ad esempio qui) sia sempre focalizzata sulla critica politica e sociale, il lavoro dello street-artist più famoso di sempre, non manca mai di humor. Ma la serie di murales che nei giorni scorsi hanno fatto la loro comparsa sui muri di Parigi sono insolitamente duri. Il sorriso c’è ancora ma è molto-molto tirato.

Al centro di questo attacco ci sono le politiche migratorie (e non solo) dell’Europa intera e del premier francese Emmanuel Macron in particolare.

Le opere sono in tutto sei (compresi 3 topi) e arrivano tre mesi dopo il murale di New York dedicato alla prigionia della pittrice turca Zehra Dogan (è pubblicato in coda a questo pezzo). Al momento non c’è ancora una conferma ufficiale di Banksy ma questa volta sembra un proforma.

La bimba decoratrice: L’opera rivisita il precedente ‘Go Flock Yourself’ (del 2008). Rappresenta una bambina di colore che dipinge un motivo decorativo piacevole e retrò sopra una croce uncinata. Insomma, c’è il rischio che chi fa politica nasconda sotto parole rassicuranti e piacevoli atteggiamenti autoritari e aggressivi.
Il murale è stato realizzato vicino alla stazione della metropolitana di Porte de la Chapelle dove fino ad agosto dello scorso anno c’era il centro per rifugiati "La Bulle". Una città improvvisata all'interno della città che ospitava circa 2.700 migranti, La Bulle  è stato smantellato, secondo le stime, 35 volte prima che venissero assegnati degli alloggi temporanei agli occupanti. 

Napoleone coperto: Si ispira a “Napoleone supera le alpi al Gran San Bernardo” di Jacques Luis David, solo che Banksy avvolge il torso e la testa di Napoleone in un drappo rosso. Il pezzo è particolarmente critico nei confronti di Macron che, secondo l'autore, con propaganda e false promesse acceca i francesi (il drappo rosso intorno alla testa del generale).

L’uomo con l’osso: Questo murale rappresenta un uomo che porge un osso a un cane senza una gamba ma dietro la schiena nasconde una sega. L’opera parla ancora di promesse allettanti che nascondono politiche feroci e pericolose.

I 3 topi: In questi lavori Banksy fa riferimento all’instabilità e ai disordini francesi del maggio 1968 in cui il governo cessò temporaneamente di funzionare.

Banksy, image © @WhereTheresWalls

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