Hitomi Hosono che tramuta strati di foglie e fiori riprodotti maniacalmente in vasi di porcellana handmade

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Delicati petali di rosa, minuti fiori e intricate foglie nel lavoro di Hitomi Hosono si ripetono, rigorosamente lavorati a mano, fino a comporre enormi vasi in porcellana. Strati e strati di motivi decorativi fragili e ritorti che riproducono tutta la grazia dei giardini di primavera.

Hitomi Hosono è nata in Giappone ma vive nel Regno Unito e le sue ceramiche celebrano e traggono ispirazione dalla tradizione di entrambi i Paesi. C’è il giardino inglese, ci sono le illustrazioni botaniche dei naturalisti, come le tappezzerie e i tessuti a motivo floreali ma c’è anche tutto l’amore per la natura che i nipponici hanno profuso nelle arti.

"I soggetti del mio attuale lavoro in porcellana sono forme ispirate a foglie e fiori- ha scritto sul suo sito- Studio le forme botaniche nei giardini. Mi sento attratta dalla complessità delle piante, esamino le venature di una foglia, come sono modellati i bordi, la stratificazione dei petali di un fiore. Guardo, tocco, disegno.”

Dal punto di vista tecnico le porcellane di Hosono si ispirano al Jasperware (un tipo di gres ricoperto di sottili rilievi ceramici inventato da Josiah Wedgwood nel tardo XVIII secolo). 

Ma è solo grazie a pazienza e abilità che i suoi vasi raggiungono una simile complessità e pienezza visiva. Hitomi Hosono, infatti, disegna gli elementi compositivi e li riproduce tridimensionalmente, poi applica ogni foglia o fiore ripiengandoli e completandoli manualmente uno ad uno.

Ventidue opere di Hitomi Hosono sono state in mostra alla Daiwa Anglo-Japanese Foundation di Londra (‘Reimaginig Nature: Memories in Porcelain di Hitomi Hosono’, fino al 15 dicembre). Ma nulla impedisce di approfondire il suo lavoro senza muoversi da casa dando uno sguardo al suo sito internet o al suo account Instagram. (via Colossal)

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La giungla in porcellana di Limoges di Juliette Clovis in una serie di nuove sculture

All Images Courtesy Juliette Clovis

All Images Courtesy Juliette Clovis

L’artista francese Juliette Clovis (di cui ho già parlato qui e qui) ha appena terminato la sua ultima serie di lavori. Ancora una volta uova in porcellana di Limoges riccamente decorate.

Ci sono serpenti tracciati in punta di pennello e poi decine e decine di piccole sculture di uccelli e farfalle che posate sul corpo principale delle opere le ricoprono quasi per intero.

Come in una scena ispirata a Hitchcock- è scritto sul sito della Clovis- possiamo quasi sentire il rumore della giungla: il battito delle ali di un uccello, lo scivolare di un serpente strisciante o il gracidare di una rana. Affascinata dalla bellezza selvaggia della natura, scoperta durante i suoi diversi viaggi, l'artista trae ispirazione da essa per creare le sue giungle (…)”.

Si tratta di lavori grandi (alti oltre 30 centimetri e mezzo) che secondo la Clovis evocano “scene della giungla” e si riferiscono al “ciclo della vita”. Ma lo fanno in  modo metaforico, senza essere crudi. Più attenti a una grazia avida che al declino.

Le porcellane di Juliette Clovis a loro modo ci parlano di biodiversità e tradizione. Entrambe, inutile dirlo, minacciate dal pesante incedere del progresso. 
Ci sono gli animaletti che si assiepano sulle sue sculture dopo essere stati rapiti alla Storia dell’Arte e aver fatto una pausa nella fotografia di moda e nella scenografia cinematografica, ma c’è anche la lavorazione della porcellana dura per cui la città di Limoges è diventata famosa e l’uso di un soggetto classico come l’uovo. Insomma una manciata di elementi di antica memoria che suonano come riscoperte e reinvenzioni.

Per vedere altre opere di Juliette Clovis oltre al suo sito internet si può ricorrere ai suoi account Instagram e Facebook.

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La ricamatrice Yao Huifen che ha riprodotto la Gioconda con ago e filo

Mona Lisa (Leonardo da Vinci), ricamo a cuciture casuali, 45x65cm, 2005

Mona Lisa (Leonardo da Vinci), ricamo a cuciture casuali, 45x65cm, 2005

Senza avvicinarsi non ci si accorge che le opere di Yao Huifen (di cui ho già parlato qui) non sono dipinte ma ricamate. Tante sono le tecniche usate, studiato il colore e la rifrazione dei fili; minuscoli i punti. 
Anche se la parte più importante del lavoro di Lady Yao consiste nel riprodurre con il tradizionale ricamo cinese i capolavori del passato.

Si è cimentata nella reinvenzione ad ago e filo dei dipinti iconici conservati nelle sale dei musei occidentali. Dalla Gioconda di Leonardo da Vinci a ‘La Lattaia’ di Vermeer, passando per Raffaello e le tele degli impressionisti. Forse però rasenta la perfezione solo quando si confronta con la pittura a inchiostro dei grandi maestri cinesi. 

Il ricamo ha fatto parte della vita di Yao Huifen fin da bambina. La famiglia aveva una lunga storia in quest’arte applicata e Yao ha cominciato studiarlo fin da piccola anche se la parte più importante della sua formazione risale a tempo dopo quando ha imparato a padroneggiare le tecniche di Suzhou. 

Perché in Cina ricamare è una cosa seria, con centri particolarmente specializzati e una storia millenaria che conosce il suo punto di svolta nella figura della leggendaria ricamatrice Shen Shou (che fece di questa forma d‘artigianato un mestiere vero e proprio). E Yao Huifen è appunto considerata il quarto successore di Shen Shou.

Yao Huifen ha girato tutto il mondo per mostrare le tecniche di ricamo cinesi, in patria tra le altre cose è a capo di un’istituzione che porta il suo nome. Alcuni suoi lavori sono conservati al British Museum e quest’anno è stata tra i protagonisti del Padiglione Cina della Biennale di Venezia. Per riprodurre i capolavori della Storia dell’Arte con il ricamo usa centinaia di tecniche diverse in un solo pezzo.

Lotus, ricamo a cuciture casuali, 70x70cm, 2005

Lotus, ricamo a cuciture casuali, 70x70cm, 2005

La Lattaia (Vermeer), ricamo a cuciture casuali, 60x80cm, 2006

La Lattaia (Vermeer), ricamo a cuciture casuali, 60x80cm, 2006

Uva, ricamo a cuciture casuali, 25x100cm, 2012

Uva, ricamo a cuciture casuali, 25x100cm, 2012

Principessa di Broglie (Ingres), ricmo a cuciture casuali, 60x80cm, 2006

Principessa di Broglie (Ingres), ricmo a cuciture casuali, 60x80cm, 2006

Paesaggio , ricamo a cuciture casuali, 80x80cm, 2011

Paesaggio , ricamo a cuciture casuali, 80x80cm, 2011